La favola del concerto di David Garrett

Cenerentola, ovvero io, dopo molte indecisioni decide di andare a vedere il concerto del talentuoso David Garrett con la sua coinquilina dopo aver sentito altre due amiche che andavano ed aver rimuginato svariati giorni sulla cosa. Come sapete amo il teatro e la musica, non ho potuto resistere. Non avendo i biglietti ci mettiamo in fila per il botteghino, sperando che non vadano esauriti prima del nostro turno.

E proprio durante la fila incontriamo la fata madrina: una gentilissima signora, Isabella, che ci regala i tre biglietti in più che si è ritrovata a causa di un’epidemia di influenza. Ci ritroviamo sedute al centro del teatro e sembra una favola: Garrett inizia a eseguire Brahms accompagnato da una meravigliosa orchestra, gli archi si muovono all’unisono e creano un’onda cavalcata dal solista, scandita dai fiati e trasformata in brividi lungo la schiena. Tanto per farvi capire a cosa mi riferisco, ho trovato questo video abbastanza emblematico dell’opera 77 di Brahms eseguita in Germania:

Era incantevole vedere come l’orchestra si muoveva all’unisono, in armonia e dava vita a tutta questa poesia. Come un gigante buono, fatto da tanti esseri umani che si fondono insieme e danno il loro indispensabile contributo nel creare la magia. Garrett ha dato prova del suo incredibile talento, ipnotizzando il pubblico col suo virtuosismo. Fatico a trovare le parole (io che ne ho sempre tante), per descrivere i brividi di emozione che mi correvano lungo la schiena. La musica mi incanta, mi stupisce, mi emoziona

La poesia della musica è disarmante quanto ricevere un tale dono da una sconosciuta: siamo abituati ad aspettarci che nessuno faccia qualcosa per nulla da restare stupiti di fronte a un’avvenimento simile.

Voi che mi leggete sapete come per me l’importante sono i simboli, i principi, le piccole cose dietro i gesti, ciò che essi rappresentano.
E ciò che è avvenuto stasera lo ricorderò e racconterò come la spontaneità di un gesto semplice, che mi ricorderà di fare lo stesso per regalare un’attimo di felicità a uno sconosciuto. Perché non tutto è mosso da un tornaconto, da un secondo fine, da uno scopo superiore.

Forse, se tutti noi trovassimo, in una situazione qualunque, la voglia, il pensiero di regalare un frammento di noi, un sorriso, un biglietto del bus a un ritardatario, una parola complice, una silenziosa compagnia anziché restare chiusi in noi stessi, l’intera umanità saprebbe ricreare la magia e l’armonia di un’orchestra. Troppo spesso per paura di aiutare qualcuno di sbagliato, di coinvolgere uno strumento scordato, suonare una nota stonata non facciamo nulla: ma io credo che nel momento in cui facciamo qualcosa non dovremmo focalizzarci sul destinatario (e io per prima sbaglio in ciò).

Forse mi sono persa troppo nella retorica, forse troppo nella morale, forse mi faccio dei viaggi mentali. Ma vorrei ringraziare Isabella perché mi ha regalato la fiducia nel prossimo, e ciò è un ricordo che custodirò gelosamente come monito a cogliere tutte le opportunità con un sorriso e la voglia di trarne il meglio. Anche quando questa cosa pare impossibile, quando la giornata è grigia e la fiducia è poca spero che il rifugio di questo ricordo mi porti il colore che viene a mancare.

Una bella iniezione di ottimismo insomma, non ci voglio vedere solo semplice botta di fortuna 😀

 

Mi piacerebbe che questo messaggio giungesse all’interessata, che non ho modo di contattare. So solo che é di Piacenza – reggio Emilia. Affiderò il mio messaggio in bottiglia alla rete e chissà che non approdi sulla spiaggia giusta.

 

Ringrazio Noemi per avermi convinto ad uscire e Valeriano per la compagnia! Che avventura 🙂

 

Vi lascio qualche video del grande violinista, che accanto al repertorio classico reinterpreta i grandi pezzi della canzone e del rock! (In effetti è un po’ una rock star!!!)