Inequivocabili segnali del fatto che stai invecchiando

dopo aver pubblicato uno stato su Facebook in tema sono emersi spunti divertenti e suggerimenti, per cui ecco qui la nostra Time Machine, per sorridere un po’. Ringrazio i commentatori per l’ispirazione!

Inequivocabili segnali del fatto che stai invecchiando (in ordine sparso): 

– alcuni capi all’ultima moda non sono nuove conoscenze: la camicia e il giubbotto di jeans, i pantaloni a fantasia, i fuseaux, le felpe senza cappuccio, lo zainetto


– hai avuto un paio di scarpe con la zeppa Fornarina o American Eagle (per le donzelle)

– compravi le superga blu al mercato per fare palestra a scuola

– ricordi (o peggio hai in soffitta perchè non l’hai buttata) le imbarazzanti tute da sci fluo

– alcuni giocattoli tornano di moda: ho visto Furby sullo scaffale di un negozio

– la gente che prende la patente ha una grafica diversa dalla tua: una volta il patentino del motorino era verde, non ti davano l’ambita tessera rosa!

– la gente che prende la patente è di leve che nella tua mente si collocano ancora alle scuole medie

– non sai più a memoria gli orari a cui passano le corriere.

– la musica che ascoltavi sta nel revival 90-2000, i cantanti stanno facendo tour celebrativi per i nostalgici: vedete queste canzoni? Sono passati 14 anni!

– ti ricordi le lire, e il mondo senza internet: sembrano assurdi racconti di guerra di tua nonna

– hai un contatto msn messenger da qualche parte. Ti ricordi gli scambi di emotion, e se eri nerd scommetto ti sei preso anche qualche virus per scaricare quelle più fighe che i tuoi amici non avevano ancora!

– Ricordi di videogiochi in cui non si mandavano richieste agli amici: al massimo clonavi qualche pokemon spegnendo il gameboy collegato con cavetto al momento giusto. I videogiochi non avevano tutorial, né potevi pagare per completarli facilmente. Esistevano leggendari volumi, le guide complete, che il più delle volte complicavano il tutto.

– una volta i giochi sul cellulare erano quelli e te li tenevi: Snake, Space impact, Bantumi, ecc. Niente app store. Niente internet. Niente Fotocamera. Niente selfie, niente instagram o siti in cui pubblicarli.
Se eri fortunato avevi il compositore e potevi provare a comporre una suoneria. Dopo giorni e settimane perse nel tentativo (con la batteria ancora carica per metà), se ti rassegnavi potevi mandare un sms e ricevere la suoneria (senza abbonarti a nulla!).

<

– Hai voluto una polaroid per non dover aspettare di finire il rullino e ritirarlo dal fotografo per vedere le foto: a volte vedevi le foto di Natale verso Pasqua! Altro che caricamento su Facebook in tempo reale!

_ giocavi col flipper di windows, e sai cos’è un floppy. Niente wikipedia per i compiti, avevamo Encarta. E come dimenticare Disney magico Artista?

– se ti perdevi ti perdevi, mica c’era maps!

– Compravi i “giornaletti”: Topolino, Witch, Cioè. E come dimenticare i Piccoli Brividi e il Club delle Baby Sitter?

– niente streaming. E ricordate: “non accettate i falsi. Esigete solo cassette originali Walt Disney Home Video.”

-Ricordate Ambrogio? Ah le vecchie pubblicità!!!

– qualcuno ti da del lei, ti chiama Signora/Signore.

Altre idee?

Concludo con questa canzone (Max siamo a 3 citazioni, poi ti mando il conto 😀 )

E vi rimando sul tema a questo post: 10 cose che nel 1998 era normale fare